"Se vuoi contenere qualcosa,
devi volontariamente lasciarla espandere.
Se vuoi indebolire qualcosa
devi volontariamente lasciare che si rafforzi.
Se vuoi eliminare qualcosa,
devi volontariamente permetterle di fiorire.
Se vuoi mandare via qualcosa,
devi volontariamente garantirle l'accesso.
Questo insegnamento si chiama
la saggezza dell'oscurità.
Il debole sopravvive al più forte,
l'oscuro sopravvive al più chiaro.
Il pesce non può lasciare le acque profonde,
e le armi di una nazione non dovrebbero essere mostrate."
Lao Tsu -Tao Te Ching-
Non so perché mi è capitato tra le mani questo libro. Un filosofo cinese nato mezzo millennio prima di Cristo scrive ottantuno versi. La base del taoismo. Il trentaseiesimo è quello che mi ha rapito. L'ho letto, riletto e la sensazione è sempre la stessa. Questo "lasciare che sia" libera una forza enorme: lasciar rafforzare, espandere, fiorire è più potente del contenere, indebolire, eliminare. Essere consapevoli degli opposti genera equilibrio. Mi sento in pace quando leggo queste parole. Scrivo stasera perché le parole di un amico mi hanno spronato. Stavo scrivendo, poi ho cancellato tutto. E nello scrivere e cancellare mi sono calmata. Sono tornata dopo le sue parole. E' una buona virtù, la pazienza, Giorgio. Oggi non è stata una buona giornata. Questo verso mi fa anche pensare alla differenza delle persone che ci circondano. Ci sono persone che rafforzano gli altri, che fanno espandere, fiorire e altre che delimitano, indeboliscono o danneggiano. Ciò che si impone danneggia perché non può essere imposto. Sono le due passate. Forse è ora di andare. Di riposare.
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